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21 Feb 2025

La morte della Pizia

In esclusiva per AMA Calabria La morte della Pizia che ha ottenuto il premio Franco Enriquez 2024 Città di Sirolo per la migliore regia

Teatro Grandinetti Comunale

Via Colonello Cassoli, 45
Lamezia Terme, CZ 88046 Italia

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Dettagli evento

21 Febbraio 2025 | 21:00 > 23:00

Organizzatore

AMA Calabria
Telefono: 0968 24580
Email: info@amacalabria.org
Sito internet: www.amacalabria.org

LA MORTE DELLA PIZIA
di Friedrich Dürrenmatt
traduzione di Renata Colorni edita da Adelphi
adattamento teatrale di Patrizia La Fonte e Irene Lösch
in accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di Diogenes Verlag

con Patrizia La Fonte e Maurizio Palladino

Regia Giuseppe Marini
Scena Alessandro Chiti
Costumi Helga H. Williams
Musiche originali Paolo Coletta
Disegno luci Alessandro Greco
Foto di scena Pino Le Pera
Assistente alla regia Giorgia Macrino
Organizzazione Rossella Compatangelo

Produzione Progetto Goldstein


IN BREVE

Le molte verità di Delfi e le fake news intorno alla vicenda di Edipo, manipolate da oracoli e veggenti, hanno colori grotteschi e beffardi nel racconto di Durrenmatt, pubblicato nel 1976 e uscito in Italia nel 1988, qui per la prima volta in forma teatrale. Nel tentativo di conoscere e capire la realtà, si fa sempre più leggibile il conflitto insanabile tra chi vede la follia del caso e chi cerca di leggere un senso organico nel groviglio degli accadimenti che ci travolgono.
Pannychis Undici, sacerdotessa Pizia alla fine dei suoi giorni, assistita dal sacerdote Merops Ventisette, sensale e cassiere, è chiamata dal potente Tiresia a rivedere le vicende e le profezie – di cui entrambi si sono resi in diverso modo artefici – al cospetto imbarazzante delle vittime dei loro responsi. Edipo, Giocasta, la Sfinge, appaiono sulla scena come visioni rivelatrici della fragilità dei nostri mezzi di conoscenza.
Il testo di Dürrenmatt rimanda al cinismo delle informazioni pilotate e al caos di notizie che oggi ci disorienta anche di più che nel suo tempo. Così abbandonati alla deriva, siamo costretti a scegliere una nostra verità. Unica consolazione e liberazione dal panico: i momenti di catartico, amarissimo riso.

 

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